Un’arte che emoziona, accoglie e narra storie.

Moltivolti si distingue per il suo ambiente accogliente, arricchito da interventi artistici che trasformano muri, graffiti e ogni spazio – persino il bagno – in opere d’arte.

Coinvolti da Igor Scalisi Palminteri, gli artisti Francesco de Grandi, Gabriella Ciancimino e Laura Pitingaro hanno lavorato un anno intero per rendere ancora più inclusivo e colorato lo spazio di Moltivolti: al centro del loro racconto il senso di comunità, speranza e integrazione multiculturale.

Il team del progetto collettivo è di rilievo internazionale: tutti gli artisti sono infatti accomunati da un’appartenenza palermitana ma hanno alle spalle prestigiose collaborazioni che vanno ben oltre i confini nazionali.
“L’arte è un veicolo fortissimo per poter trasmettere dei messaggi di solidarietà, accoglienza e valorizzazione delle differenze e tutte le opere realizzate trattano questi temi declinandole attraverso le diverse sensibilità degli artisti in una forma che si adatta benissimo ad uno spazio come il nostro”.

Con questo intervento, curato da Igor Scalisi Palminteri, si parte da un luogo come Moltivolti, ormai punto di riferimento di una città sensibile come Palermo ai temi dell’integrazione e dell’accoglienza, per intessere un racconto che rafforza il senso di comunità attraverso la bellezza delle opere, che si svincolano dalle pareti per diventare messaggi di solidarietà universali.

"ESISTERE" Igor Scalisi Palminteri

Oltre a ripristinare e restaurare alcune sue opere già presenti all’interno del locale, l’artista ha prodotto un nuovo intervento in cui ha portato all’attenzione dell’osservatore le relazioni e gli sguardi dei suoi già presenti “Volti di Moltivolti”. Un intervento site-specific che raffigura un intreccio di volti, sguardi e anime che dialogano in un dedalo visivo. L’opera si sviluppa su pareti, porte e facciate del ristorante, restituendo il variegato panorama umano che s’incontra a Moltivolti. Dello stesso artista sono i pannelli sospesi al soffitto che evocano le onde del mare, interpretato come crocevia di civiltà, passaggio fisico ed emotivo.

"PANNELLI CON ONDE DEL MARE" Igor Scalisi Palminteri

Sempre di Igor Scalisi Palminteri sono i pannelli sospesi al soffitto che evocano le onde del mare, interpretato come crocevia di civiltà, passaggio fisico ed emotivo. “Il vento crea le onde, a Moltivolti le onde creano il vento”, sostiene scherzosamente Johnny Zinna. L’installazione è parte di un curioso meccanismo di ventilazione, studiato nei minimi dettagli per ricreare un piacevole e naturale movimento di aria, come a voler riprodurre (idealmente) la brezza marina. Per chi volesse vederlo in azione non basta che chiedere!

"IN MARE UNA TAVERNA" Francesco De Grandi

De Grandi si è misurato in questa occasione con un’installazione luminosa, un neon riportante una delle sue ormai celebri frasi della serie Dito Sinistro, che questa volta capovolge il senso di un famoso detto siciliano per testimoniare il senso di solidarietà e accoglienza che si respira a Moltivolti. “Il progetto gioca con il vecchio detto marinaro ‘in mare non c’è taverna’ – spiega l’artista – che ammonisce i navigatori a non fidarsi mai del mare perché è un luogo che può diventare improvvisamente ostile e pericoloso. Moltivolti rappresenta da molti anni invece un approdo sicuro nel mare ostile, un luogo dove ripararsi, un posto dove si lotta per i diritti di tutte e tutti e soprattutto dei più deboli, dei migranti di chi cerca aiuto e protezione. Un porto riparato dal razzismo e dalla discriminazione. Una locanda dove condividere la differenza e la solidarietà tra viaggiatori di ogni tipo e nazionalità, da chi viaggia per cercare un posto migliore dove vivere o soltanto per chi viaggia per conoscere il mondo. Una Taverna in mezzo al mare”.

"I CAN’T SWIM WITHOUT A SKY" Gabriella Ciancimino

L’intervento pittorico di Gabriella Ciancimino punta a raccontare la narrazione di alcune piante migranti, il tema vegetale e botanico è estremamente presente nella ricerca dell’artista che si ispira ad un’attualizzazione del liberty siciliano e ha recentemente completato un importante lavoro per la sede italiana di Facebook. “Nelle tele ‘I can’t swim without a sky’ per Moltivolti, – dichiara la pittrice – racconto di coloro che vengono da lontano e che arrivano in luoghi come Palermo, Lampedusa, Genova, Venezia, Barcellona, Marsiglia, New York, Londra, luoghi che nel corso dei secoli hanno mantenuto la funzione di gate d’ingresso per i flussi migratori di esseri umani e piante. Con la mia ricerca analizzo il rapporto tra esseri umani e piante che sta alla base della costituzione di un paesaggio ed in particolare, come i movimenti migratori siano connessi gli uni alle altre. ‘I can’t swim with out a sky’ si focalizza sul sentimento di nomadismo e del conseguente senso di nostalgia derivato dallo stare dentro e fuori le linee di demarcazione nazionale. Questo lavoro è un invito a riflettere sul come la frontiera possa essere trasformata in zona franca, in cui le diversità trovino dei punti di connessione per far scaturire la costituzione di un nuovo paesaggio ecologicamente modificato, le cui linee di demarcazione non siano più segni divisori che generano conflitto tra le varie cittadinanze, ma segmenti di confronto e scambio tra diverse culture”.

"CLEAN CLOUDS" Laura Pitingaro

Laura Pitingaro è un’artista indipendente veneta, ma palermitana d’adozione. Ha studiato Pittura presso l’Accademia di Verona, ma è vicina a pratiche contemporanee come video-art e performance, che ha approfondito al seguito di Karel Appel, Anish Kapoor e Gary Brackett. All’interno di questo progetto collettivo si è cimentata con una prova molto ardua: la risemantizzazione di uno spazio controverso come quello delle toilette. Con questo intervento punta a proiettare il fruitore verso la percezione di uno spazio altro, giocando sui temi dell’immaginazione e della sopravvivenza nell’ambiente. “Quando mi hanno chiesto di dare una nuova identità alla toilette ho pensato a cosa avrei potuto fare per rendere quel luogo veramente diverso -racconta l’artista- volevo trasformarlo totalmente e sono partita dalla scelta del colore. Portare il blu in una toilette vuol dire vedere dell’altro in quello spazio, la scelta del soggetto è ricaduta sulle nuvole, un elemento leggero e irregolare per cui abbiamo usato l’acrilico perlato. Una parte fondamentale del progetto era la luce, ho pensato a faretti direzionati in modo da puntare direttamente sul soggetto dipinto, così da creare un effetto stupore. La luce fa risaltare ed emergere dal blu le nuvole con il loro effetto quasi tridimensionale, dato dalla rifrazione sulla superficie acrilica. Mi piace pensare che anche solo per un istante chiunque entri in bagno si possa sentire come catapultato in uno luogo altro, diverso e inaspettato: il ‘Clean Clouds’, che dà il titolo all’opera”.

"LA MIA TERRA È DOVE POGGIO I MIEI PIEDI" Giovanni Zinna

I diritti sono la mappa dell’essere umano. La libertà di spostarsi è uno dei diritti fondamentali.

Questa mappa rappresenta il desiderio di tutti gli esseri umani di spostarsi attraverso il mondo per realizzare i propri sogni Ogni filo è la libertà che ogni uomo ha di autodeterminarsi. Ogni filo è la possibilità di seguire la propria natura. Ogni filo è l’opportunità di un cambiamento di goni uomo, ma soprattutto dell’umanità intera. Prendi il tuo filo, parti dal luogo in cui sei nato e uniscilo con il luogo del mondo in cui vorreste vivere.